Camperisti, ma come parlano??
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17 Agosto 2020Oggi inauguriamo la sezione del blog PARTECIPA , con il racconto di viaggio che ci invia Giovanni!! Benvenuto e grazie del tuo contributo!
Dopo aver letto l’ articolo di Laura sulla plastica ho pensato di condividere con voi questa piccola esperienza che mi è capitata circa un anno fa a Phillip Island.
Questo angolo di paradiso è connesso alla terra ferma da un ponte e dista solamente 140 km da Melbourne.
Tra le tantissime attività e paesaggi mozzafiato non potete non fermavi all’ingresso dell’ isola, in località San Remo, (sì come in Liguria, ma dall’altra parte del mondo) dove ho trovato un’ opera che mi ha particolarmente colpito.
Si tratta di un enorme pellicano fatto di acciaio appositamente simil-arrugginito. Raffigura un “pellicano australiano” che con un cartello davanti a se, chiede di raccogliere le bottiglie di plastica che arrivano dal mare e di “nutrirlo” dei tappi di plastica.
Visualizza Bestseller in CD e ViniliQuest’ opera rappresenta in modo tangibile la distruzione della vita marina, che ogni giorno con minuzia e dedizione degna dei peggiori cattivi dei film, buona parte dell’ umanità sta portando avanti.
Quest’ opera, creata da un artista locale (Dak), è dedicata a quei 1,5 milioni di uccelli che ogni anno muoiono per colpa di indigestione di plastica! (Si hai capito bene 1,5 MILIONI).
Posso assicurarvi che la sensazione di mettere un tappo di plastica nel suo becco è qualcosa che mi ha davvero fatto rabbrividire.
Posso davvero dire che con quel piccolo gesto ho sentito come quel pellicano, mi abbia toccato la coscienza..
Fortunatamente in Australia, perlomeno nelle grandi città, il rispetto per l’ ambiente è una priorità che ognuno mette quasi sempre al primo posto. E’ molto comune andare al bar con la propria tazza riutilizzabile per evitare di usare quelle usa e getta di plastica ad esempio.
Ogni estate invece, si assiste ad una vera e propria caccia al koala, per cercare di dar loro da bere ed evitare che muoiano di sete. Specialmente durante la scorsa estate, quando molti incendi hanno devastato un terzo del continente ( ma questo ve lo racconto la prossima volta).
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In conclusione questo pellicano mi ha fatto capire come sia importante, ed in qualsiasi forma, parlare di ambiente e delle problematiche che ci sono. Non facciamo che la distruzione ambientale diventi un tabù. Magari riusciremo anche a fare quello che il pellicano ha fatto a me, toccando la coscienza altrui al fine di rendere questo pianeta un luogo migliore, perché noi siamo di passaggio, ma la plastica resta qui.
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